Creare video di qualità richiede molto lavoro e un sacco di tempo. Capita spesso, nei nostri contenuti, di focalizzare l’attenzione su un concetto fondamentale: ossia che la qualità fa la differenza. Può fare la differenza tra un video mediocre e uno che, al contrario, diventa virale.

È normale, di conseguenza, che i videomaker siano costantemente alla ricerca di nuovi modi per migliorare il processo produttivo e, soprattutto, il prodotto finale. Alcuni impiegano tempo a guardare tutorial su YouTube, altri si esercitano alla ricerca di nuove tecniche finché non trovano la chiave giusta. Se però volete ottenere dei risultati immediati, oggi vi proponiamo tre semplici modi per migliorare la qualità dei vostri video.

1. Dare risalto ai colori

Avevamo già parlato tempo fa dell’importanza dei color all’interno dei video, ma è giusto rimarcarlo: color correction e color grading sono due parti fondamentali nel lavoro di post-produzione. I programmi che permettono di migliorare i colori e dare un tocco personale ai vostri video sono innumerevoli (Adobe Premiere Pro, DaVinci Resolve, Final Cut Pro).

Inoltre, questa skill può esservi d’aiuto nel caso in cui abbiate un budget limitato per la creazione dei vostri contenuti. Magari non siete in possesso della camera o della varietà di lenti che preferite, ma non vi servirà spendere migliaia di euro per riuscire ad ottenere un risultato ottimale.

Provate a giocare con i vari programmi di miglioramento del colore: da un parte, la color correction vi permetterà di nascondere tutte le imperfezioni che potrebbe avere la vostra attrezzatura; il color grading, invece, aiuterà i vostri video a fare un salto di qualità, attraverso uno stile personale e immediatamente riconoscibile.

2. Fare uso di plugin

Siamo onesti con noi stessi: nessun film-maker eccelle in qualunque cosa faccia. Ci sono talmente tante dinamiche e skills che è impossibile saper fare tutto. Ecco perché spesso creare video è un lavoro di squadra.

A volte, però, si deve contare esclusivamente sulle proprie forze e quindi far fronte all’utilizzo di tool che aiutino a editare, modificare i colori, inserire transizioni. Magari vi servirete di video stock che possano aiutarvi a rendere completo e più d’impatto il vostro progetto. Non potrete, poi, non inserire una bella musica in grado di dare una marcia in più al tutto, vero?

Insomma le skills per creare video sono differenti e trasversali, quindi perché non facilitarvi la vita utilizzando plugin? Sono strumenti già presenti (o con possibilità di essere scaricati) sul software di editing, concepiti apposta per aiutarvi a rendere il vostro video perfetto.

qualità video

Tra i plugin di Premiere Pro, per esempio, c’è Motion Array: questo tool possiede tanti strumenti interattivi per la modifica immediata di foto e video. L’ampia gamma di effetti di transizione disponibili su Motion Array consente agli utenti di sviluppare facilmente i loro video personalizzati. Puoi semplicemente trascinare e rilasciare transizioni da questo plugin e vedere risultati sorprendenti sulle tue clip.

E questo è solamente un esempio, tra i tanti. È importante sapere però che i plugin vengono facilmente in vostro soccorso quando avete delle mancanze. In termini di miglioramento della qualità del vostro video, quindi, trovare il plugin perfetto per le vostre necessità potrà fare la differenza.

3. Conoscere i differenti codec

I codec video si occupano di effettuare una compressione dei dati in modo da ridurre l’elevata quantità di dati che compone un flusso video. Sono coloro, in pratica, che trasformano i vostri video da progetti in terabyte a file in megabyte. Quando sarete arrivati alla conclusione del vostro progetto su Premiere Pro, per esempio, dovrete scegliere in quale formato esportare il vostro file.

La maggior parte dei codec video adottano tecniche di compressioni a perdita di informazioni (cosiddetti lossy) così da poter ridurre i dati necessari per trasmettere i flussi video anche di 20 volte o più, ma esistono anche codec che utilizzano compressioni senza perdita di informazioni (cosiddetti lossless).

Ora non entreremo nel particolare, ma è importante scegliere il codec corretto quando si esporta un file: il vostro obiettivo sarà sicuramente quello di condividere con il maggior numero di utenti il progetto, quindi è fondamentale che la qualità rimanga sempre la più alta possibile. Il formato .mov, creato dalla Apple, è sicuramente uno dei più utilizzati, ma non è l’unico esempio: un altro formato famoso è H.264, di cui H.265 rappresenta l’upgrade (ideale per filmati in 4K). E la lista potrebbe proseguire ancora a lungo.

Ogni codec ha un effetto differente sulla qualità del vostro video, quindi comprendere quali siano i differenti codec e quali si adattino al meglio al video che state realizzando può aiutarvi a migliorare in generale il vostro prodotto.

Ulteriori suggerimenti per migliorare la qualità video

Quelli che abbiamo elencato sono tre modi che vi aiuteranno a migliorare dal punto di vista tecnico il vostro video. Ovviamente, però, non sono gli unici.

La scelta della musica corretta, per esempio, può dare un tocco in più al video agli occhi di chi lo guarda. Molto spesso il successo dipende anche dal brano che è stato selezionato: non bisogna quindi trascurare questo passaggio fondamentale tra i vari step per la creazione di un progetto. Inoltre, se lavorate su grandi progetti forse l’utilizzo di uno storyboard può aiutarvi a inquadrare e avere ben chiara in mente ogni scena.

In conclusione, tutti questi tool possono aiutarvi non solo dal punto di vista organizzativo, ma soprattutto da quello realizzativo permettendovi di trasformare il vostro lavoro in qualcosa di cui andare realmente fieri.

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